PIZZI-PIZZINDANGULA

 

“Pizzi -pizzindangula ara fera di santangula…”

E’ l’inizio di una filastrocca calabrese che mia madre cantava sempre al malandrino e che ora ripropone alla patacca. Era bello vederli persi l’uno nell’altro, mentre mia madre cantava. E’ bello vedere le manine della piccola in quelle di mia madre, mentre con la bocca aperta lei la guarda affascinata.

La stessa filastrocca la cantava mia zia Caterina a mio nonno, quando, dopo essere stato colpito da un ictus,  non era più in grado di dire frasi di senso compiuto. Questa tiritera però sì che la ricordava… e mi faceva tenerezza vederlo così, vecchio e rinsecchito nel corpo, ma ancora un bambino.

Questo blog avrebbe potuto avere questo nome.

Questo nome aveva il compito di ricordarmi le mie origini; di ricordarmi quella parte bambina che è in ognuno di noi, di cui mi dimentico troppo spesso, ma che fortunatamente ci accompagna sempre, per tutta la vita…

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