18 mesi

Sono già passati 18 mesi da quando sei nata e non mi sembra che sia trascorso così tanto tempo. Mi sembra invece di trascurarti. Forse è questa sensazione che mi fa pensare che il tempo si sia fermato. A giudicare da quello che mi dicono altre mamme, questa sensazione è comune, ma non veritiera. Io non so se è davvero così come dicono, perciò voglio scattare una foto virtuale di come sei oggi a 18 mesi, come facevo quando eri più piccola.

Sei così dolce, tenera e carina che certe volte mi commuovo solo a guardarti. Mi devo trattenere dallo sbaciucchiarti tutto il giorno, voglio lasciarti i tuoi spazi, ma certe volte non ce la faccio proprio e quando mi vieni incontro per chiedermi qualcosa, ti prendo in braccio e ti riempio di coccole. So che non dovrei farlo spesso, e che tu a volte non lo gradisci e mi mandi via, ma quando ti guardo mi si gonfia il cuore di tenerezza.

Quando rientro a casa dal lavoro mi vieni incontro e mi dici felice “Aao!” e mi abbracci forte forte, dandomi le pacchette sulla spalla. Lo fai anche con il tuo papà!

Chiami il Malandrino “Tattu”  e mentre dici la “u” sporgi in fuori quei labbrini che te li mangerei.

La prima persona che cerchi al mattino appena sveglia è sempre lui, il tuo fratellone. Ma poi, quando ti viene a salutare e ti vuole dare i bacini, gli dici “Nno! Iiia!” e lo mandi via!

Mangi di tutto, sei una piccola fogna.

Chiedi “kekke” (cracker, che poi è una delle prime parole che hai imparato) e “Totti” (biscotti) dalla mattina alla sera e ho dovuto spostare tutti i biscotti dal cassettone basso perchè andavi e ti servivi da sola. A tutte le ore…

Mangi praticamente da sola e non vuoi nemmeno che ti tenga il piatto: mi guardi e mi dici con decisione “Nnnnno! Iiio”!

Segui chiunque vada in bagno e quando ti diciamo “Sto facendo la pipì” tu sorridi, ti abbassi e dici “pipììì”.

Adori lavare i denti. Forse anche perchè stai tagliando un canino che ti sta dando parecchio fastidio. Ti prendi lo sgabellino e dici “Tettti?” (denti).

Vuoi aiutarmi a cucinare e, incurante dei tuoi 18 mesi, pretendi di mescolare il sugo nella padella col cucchiaio di legno.

Adori la nonna Mery e quando squilla il telefono dici sempre “mmei mmei”.

Ti piace leggere, i tuoi  librini preferiti al momento sono “mamaia” (l’ape maia) “aini” (heidi).

Canti Heidi . Te l’ha insegnata la nonna Mery e  ti piace da morire. Spesso cammini per casa cantando da sola e muovendo le braccine avanti e indietro, come per darti un ritmo.

Inizi a dormire anche col papà, ma sei sempre una tettomane. Mi guardi e con il ditino ti tocchi la guancia come per dire “buono!” ed io allora ti chiedo è “Buono il latte di mamma?” e tu rispondi “mm!?”, che poi è il tuo modo di dire si.

Dormi ancora nel lettone e stai diventando un terremoto: ti muovi di continuo e ti accucci sempre più vicino a me e quasi mi butti giù dal letto.

Fai fare la nanna a tutti i tuoi pupazzi… ai libri … alle palline … Te li appoggi al petto e con i labbrini in fuori (come  me li mangerei!) cominci a fare “ohh ohhh ohh” dando le pacchette.

Copi tuo fratello in tutto. Fate volare gli aereoplani e girate in tondo finchè non riuscite più a reggervi in piedi. Tu gli passi le costruzioni e lui “costuvisce” (detto da lui). Fate un gioco in cui lui ti chiede “Come ti chiami?” e tu rispondi “Dadda” e poi ” Come stai?” e tu “memme”. Te lo chiede sempre più veloce e tu rispondi sempre più veloce e a volte ti confondi e rispondi “memme”, quando ti chiede “come ti chiami?”.

Arrampichi dovunque e devo stare attenta a lascirti da sola in una stanza perchè sei velocissima.

Ti piace andare sull’altalena. La chiami nena e sai già stare in equilibrio su quella di grandi.

Quando capisco che cosa vuoi dire tiri indietro la testa, sorridi e arricci il nasino: sei bellissima.

Inizi a dire di no e dici “iio” e “mmio”, il che significa che stai prendendo coscienza di te stessa.

Hai un buon carattere: sei decisa, ma anche accondiscente. Non sei capricciosa e sei sempre di ottimo umore.

Sei un dolcino.. dolce, ma dolce…

Io ti adoro. Te lo dico spesso e proprio ieri sera mi hai risposto “dodouo” e mi hai abbracciato forte, dandomi le solite pacchette sulla schiena ed io, come al solito, mi sono commossa…

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