Mercoledi scorso sono andata al laboratorio di bambole presso la scuola Steiner e mi è capitato un fatto che mi ha fatto parecchio riflettere. Dopo la quarta volta, cominciavo a sentirmi a mio agio con le mamme che inizialmente, invece, mi avevano fatto uno strano effetto. Mi trattavano come se fossi diversa, mi guardavano con curiosità, come si osserva qualcosa di diverso. Oggi ho capito il perchè.
Stavo cercando della passamaneria in uno scatolone e raccontavo che il Malandrino è appassionato del mare e che vede in tv un documentario della Disney. Mentre parlavo, ho avvertito di aver detto qualche cosa che non andava, ma non avevo capito di cosa si trattasse finchè non ho sollevato la testa ed ho visto tre facce che mi guardavano con aria abbastanza scandalizzata. Allora P., facendo finta di non dare troppa importanza alla cosa, mi illumina: “E’ che secondo la teoria steineriana, la televisione non si dovrebbe guardare almeno fino ai 6 anni!”. Ah ecco ilproblema!
F:”Ma mio figlio non ne guarda molta!”
P: “Ma non ha importanza. Sai? La televisione blocca la fantasia (bhè direi che il malandrino di fantasia ne ha da vendere!) e poi… non è difficile dire di no alla televisione, basta mettere delle regole!”
F: “Beh certo le regole ci vogliono!”
P: “E poi …anche i documentari, i libri… sono tutte cose che bloccano la fantasia (Pure i libri?)!”
F: “Ma a mio figlio i libri sono sempre piaciuti, fin da quando aveva nove mesi!”
P: “Eh ma perchè tu glieli lasci guardare, glieli leggi!!”
F: “Bèh io penso sia un fattore attitudinale! Anche la Patacca vede i libri in giro, ma, a parte mangiare le pagine, non dimostra altro interesse. Per il Malandrino è stato amore a prima vista!”
P: “Ad ogni modo non va bene! Vedi i nostri crescono pensando alle fate e ai folletti e raccontano le storie ai loro amici (ma perchè la fantasia sono solo fate e folletti?) e poi a furia di ripetere sempre le stesse favole sviluppano una memoria da elefante, le sanno tutte a memoria! (Anche il Malandrino conosce a memoria tutti i suoi libri! E da tempo!!).
E avanti di questo passo siamo arrivati agli esercizi di pregrafismo, alla conoscenza delle lettere dell’alfabeto e dei numeri.
P: “Beh sai è controproducente sapere tutte queste cose troppo presto, blocca la fantasia! (nata vota!). Poi tuo figlio va alla pubblica e gli fanno fare tutti quegli esercizi!! (Esercizi?!Ma tu che ne sai?Hai proprio sbagliato strada!).”
F: “Veramente sia le lettere che i numeri sempre stati una passione per il Malandrino. Ha cominciato con i numeri sul timer del forno e…”
P:”E ma tu glieli hai detti!!”
F: “Mi stai dicendo che se mio figlio mi fa una domanda io non gli posso rispondere perchè non ha l’età giusta per sapere certe cose????”
“No! No!” risponde un’altra “A domanda corrisponde risposta!” (Adesso cominciamo con gli slogan, andiamo bene!).
Ora, quando mi sono avvicinata alla scuola Steiner pensavo che si trattasse di un metodo di approccio al bambino diverso da quello usuale. Non avevo immaginato fosse una religione ortodossa. Qui si parla per regole mooolto rigide (e non di indicazioni) pena lo sviluppo psicosomatico del bambino. Non sa un po’ di Estivill?
Pensavo che questa scuola fosse aperta, libera. Ma la libertà di cui si parla è solo apparente. Quelle mamme non si rendevano conto che le regole ferre che loro seguivano (la sera piuttosto mi ammazzo, ma la telvisione non la accendo perchè va vista solo una volta a settimana!) portavano allo stesso risultato a cui arrivo io con i miei metodi pescati un po’ qui e un po’ lì, ma sempre con buonsenso (il Malandrino ha moltissima fantasia e una memoria da elefante).
Mi viene in mente la mia amica Luck. Lei ha addirittura un blog che si fonda sulla televisione. Un giorno mi raccontava che sua figlia (10 mesi come la Patacca) sorride entusiasta quando lei le accende la tv e mi diceva felice “Ma allora è proprio amore!!”. Lei non solo è favorevole alla televisione, ma vuole che sua figlia se ne innamori!
Che dire? Punti di vista.
C’è da dire però che le mamme Steiner mi hanno messo un po’ in crisi.
Dopo lunghe riflessioni sono giunta alla conclusione che (come sempre) la verità sta nel mezzo. Il Malandrino guarda poca televisione. Guarda solo cartoni o docummentari in dvd accuratamente selezionati, perchè è un bambino impressionabile e molto sensibile. Non guarda la tv commerciale e non vede la pubblicità, per cui non sa chi siano i Gormiti, Ben 10, i Bakugan e cose simili. Quando andiamo al supermercato o al Toys non insiste e non fa capricci per comprare giocattoli, libri o quant’altro. Gli piacciono i libri, conosce tutte le lettere dell’alfabeto e conta fino a cento. Leggere gli piace da morire e non sarò certo io a negargli una passione. Se vuole conoscere tutto quello che c’è da sapere sul mondo marino mi attiverò (con i miei tempi) per saziare questa sua fame. Gli piacciono le lettere e giocare con le parole e abbiamo scaricato le carte fonetiche da mamma felice. Non gli insegno a scrivere, ma ci sta arrivando da solo.
Detto questo non penso che la sua fantasia ne risenta se conosce tutte queste cose, perchè noi non lo abbiamo forzato in niente, non abbiamo calcato la mano. Abbiamo solo seguito le sue passioni; stiamo saziando la fame. E se quando farà la prima elementare si annoierà, pazienza! Troverà qualcos’altro da fare mentre gli altri scrivono l’alfabeto.
PS: A proposito di fate e folletti. A scuola stanno facendo un lavoro sulla realtà e sulla fantasia. La domanda “Dimmi una cosa che non è vera?” è una domanda che il Malandrino mi pone spesso ultimamente. Proprio mercoledì sera gli ho chiesto “Malandrino, ma le fate sono reali o fantastiche?” E lui (come se fosse la cosa più ovvia del mondo): “Reali!”.
Fiuuu sono salva!