Che vita di merda

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Premessa : madre con febbre e due figli piccoli convalescenti e posseduti da Satana che segue consigli di omeopata unicista. L’egregio dottore lascia la suddetta madre febbricitante da due giorni e alcolizzata al 18%. Mandato a cagare il suddetto omeopata, la madre si affida alla medicina tradizionale e prende l’antibiotico.  Avviso del marito che tornerà tardi per cena. Notte insonne per antibiotico ai figli, gestito, a suo tempo, molto bene dal marito e dato in 2 orari diversi.
Premesso questo,  il nonno decide di fare in data odierna  il suo 730 e si alza di buon ora alle 10, va al mercato e ritorna alle ore 12.
La madre chiama la nonna per avere alcune ore libere per potersi riposare perchè, nonostante sia tornata in pista nel giro di 24 ore, è ancora al 50% e con due palline da ping pong al posto delle tonsille.
Il nonno fa notare alla madre che la nonna è stanca e che può anche portare lei i figli al piano di sopra. Per la madre, che sta anche preparando il pranzo per tutti (compresi i propri figli e i nonni) sembra una richiesta ragionevole, ma risponde male al nonno.
La madre porta il pranzo e i figli al piano di sopra. La madre ha la pessima idea di chiedere scusa al nonno. Sa che ne paga sempre le spese (perchè suo padre non è in grado di accettare delle scuse senza polemizzare e fare ulteriormente incazzare la madre), ma ritiene che possa essere un insegnamento per suo figlio perché questa volta non perderà le staffe. E invece….
Lei si sente in colpa, la nonna non si sentirà libera di dire sono stanca e il nonno si chiederà come mai la madre riesce a farlo sentire sempre uno stronxo.
Questo cinema avviene nella mia famiglia d’origine da anni e non c’è modo di dargli un freno. Si può sempre vivere camminando sui vetri? Esiste un modo per non farsi male?

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